Oltre 7mila tifosi per una serata di emozioni, ricordi e passione allo stato puro. Faroni: “Riporteremo il Grifo dove merita”
Grande festa allo stadio Renato Curi per celebrare i 120 anni dalla fondazione dell’A.C. Perugia Calcio, tra cori, abbracci, lacrime e speranze. Una serata che ha riacceso quel senso di appartenenza che da troppo tempo sembrava sopito: Perugia ha voglia di tornare nel calcio che conta. Ha fame di emozioni vere, di battaglie sul campo, di orgoglio.
L’evento ha visto la sfilata delle formazioni giovanili e scolastiche del club, a testimonianza della forte identità territoriale che lega da sempre il Grifo ai suoi tifosi. Applausi scroscianti hanno accompagnato ogni passo dei ragazzi, custodi del futuro biancorosso.
Ad accendere ulteriormente l’atmosfera, il toccante intervento del presidente Javier Faroni, che ha parlato davanti ad oltre 7.000 spettatori:
“Grazie mille per essere qui con noi oggi. Un grazie particolare a tutte le leggende biancorosse che hanno accettato il nostro invito. Stiamo lavorando duramente, tutti i giorni, per riportare il Perugia dove merita di stare. Possiamo farlo solo insieme, tifosi e società uniti. Grazie di cuore.”
La festa è poi esplosa con l’ingresso sul terreno di gioco degli ex Grifoni, omaggiati uno per uno tra l’emozione dei presenti. Commovente il tributo agli ex presidenti e alle loro famiglie, ma il momento più toccante è stato l’arrivo in campo di Clelia e Sabrina Curi, figlie dell’indimenticato Renato, simbolo eterno di passione e sacrificio.
La serata si è conclusa con la partita tra le leggende, vinta 4-2 dalla squadra bianca, ma il risultato è passato in secondo piano di fronte alla grande partecipazione e al calore di un popolo che non ha mai smesso di credere nel suo Grifo.
🎙 Le parole di Faroni
Il presidente argentino ha poi ribadito a margine dell’evento:
“Siamo molto orgogliosi di questa festa. È un onore che i 120 anni del Perugia siano caduti sotto la mia gestione. Il nostro obiettivo minimo è tornare in Serie B. E passo dopo passo arriveremo dove meritiamo.”
Faroni ha confermato anche l’idea di un ritiro in Argentina: “Un’idea un po’ pazza ma affascinante. Ci sono tutte le condizioni per fare bene anche lì. Se prenderemo giocatori argentini? Chiedete al direttore Meluso”.




