“Proxima Centauri” mescola passato e presente definendo una propria dimensione temporale. Arrangiamenti, suoni di drum machine e di tastiere in stile anni ‘80 passano attraverso una rivisitazione in chiave moderna dove predominano l’elettronica e il ritmo che, uniti all’utilizzo di strumenti inediti come autoharp e qchord, danno origine a un ambiente musicale ispirato all’universo e alle stelle. Le tematiche centrali sono la riflessione sul senso della vita e della morte, sulla lotta per i diritti, sulla parità e l’uguaglianza. Non manca, tuttavia, la componente melodica rappresentata dalla voce principale che, immersa in echi e riverberi, si fonde con ‘samples’ di canti di etnie lontane e con cori ispirati alle arie d’opera.
«Ho deciso di dedicare ciascun brano a un personaggio che ho ritenuto fondamentale per la mia ispirazione artistica spaziando dalla mitologia (Osiride, Calliope, Cupido), al mondo della letteratura (Dante Alighieri), della pittura (René Magritte, Frida Kahlo) e del cinema (Marilyn Monroe)», racconta Helen Aria a proposito di “Proxima Centauri”. Come sempre fondamentale la collaborazione con il produttore e arrangiatore Momo Riva (TdEproductionZ), che ha suonato e registrato l’intero album, e con il visual artist Andrea CadIO Cadioli che ha realizzato la copertina.
In rotazione radiofonica il singolo “Ceci n’est pas une chanson”, ispirato al celebre dipinto “La Trahison des images” del pittore surrealista René Magritte. Sull’opera è raffigurata una pipa seguita da una didascalia che afferma “Ceci n’est pas une pipe”, in italiano “Questa non è una pipa”. Non si tratta infatti di una pipa, bensì di una sua rappresentazione. Un discorso simile può essere articolato nell’ambito dei suoni e della musica: in un mondo che sta mutando drasticamente dominato da nuovi mezzi tecnologici e da nuovi spazi digitali per la fruizione dei prodotti sonori, dove la concezione di suono e di rumore varia da cultura a cultura, è importante riflettere mettendo in discussione la definizione di musica e di canzone. Il brano è caratterizzato da un beat ipnotico e misterioso, con sonorità anni ‘80.
Tracklist di “Proxima Centauri”: “Osiride”, “Ceci n’est pas une chanson”, “Marilyn”, “Cara Frida”, “Bambini su Saturno”, “Una Casa su Marte”, “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, “Calliope”, “Odissea nel Cosmo”, “Euphoria”, “Stupido Cupido”.
Eleonora Iamonte, in arte Helen Aria, nasce ad Aosta il 30 maggio 1998. Comincia a studiare canto moderno all’età di 15 anni approfondendo in seguito gli studi presso l’Istituto Pareggiato Musicale della Valle d’Aosta in qualità di allieva di canto lirico. Nel 2018 inizia il suo progetto solista esibendosi in diversi locali accompagnandosi con loop station, flauto traverso e autoharp. Negli ultimi anni realizza due EP “Helen” e “Clouds” (2019) e due album “Aria” (2020) e “Afrodisiaco” (2021) prodotti da Simone Momo Riva – TdEproductionZ. Il video del singolo “Ça Suffit” è stato pubblicato in anteprima su “L’Espresso“. Nel 2020 si esibisce dal vivo durante la trasmissione televisiva “Bonne Soirée” in onda su Rai3 Vd’A e l’anno seguente presenta il suo progetto musicale nell’ambito della Saison Culturelle di Aosta. Nel 2022 compare fra i 61 artisti selezionati per le Audizioni Live di Musicultura e si esibisce al Teatro Lauro Rossi di Macerata con il brano “Deneb” tratto da “Afrodisiaco” il cui video ufficiale, diretto da Fabio Rean, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS, che gestisce l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Planetario di Lignan. A novembre 2022 esce “Proxima Centauri”, il suo nuovo album. È iscritta al Corso di Laurea in DAMS presso l’Università degli Studi di Torino.