// di Francesco Cataldo Verrina //

Nella sua riedizione in doppio vinile 180 gr. trasparente, numerato a mano e ristampato per il mercato audiofilo dalla Tǔk Music Reloded, il primo dell’etichetta satellite della Tǔk Music di Paolo Fresu dedicato alle ristampe e distribuito dalla Warner Music, l’album «Argilla» di Ornella Vanoni è un piccola chicca per cultori vecchi e nuovi della musica di alta qualità e di una delle voci più belle ed intense della canzone italiana. Un album senza tempo, svincolato dalla dimensione spazio-temprale dei prodotti deperibili usa e getta, un’opera fatta per durare, al di là del fugace passaggio delle stagioni musicali, delle mode e delle tendenze.

Ogni brano è una piccola storia a sé. «Argilla» è già un un classico, un capolavoro nella struttura ritmico-armonico, in cui la duttile vocalità della Vanoni è impreziosita e magnificata da un tappeto di note, ricco di sfumature, dove la ricchezza di suoni crea un variopinto affresco sonoro con i colori cangianti delle musiche dell’anima. Un universo morbido, quasi elastico, che si conforma come l’argilla ad immagine e somiglianza della protagonista, adattandosi perfettamente alle notevoli doti espressive della donna e dell’artista nella sua ricerca interiore: «Sembra fatta di argilla questa malinconia che si asciuga in fondo al cuore e che non vuole andare via». Ornella Vanoni incontra ed interpreta, con la consueta capacità di legare insieme e di trasformare in un costrutto canoro coerente, i più disparati temi di rinomati compositori del jazz e della musica internazionale.

Un nutrito ensemble di musicisti di rango crea un humus sonoro del tutto inedito e di elevato livello rispetto al normale andamento delle canzoni melodiche, che, nell’album, sono ravvivate e rivitalizzate da una forte corrente di linfa creativa. Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Nguyên Lê (chitarra elettrica, sinth di chitarra), Roberto Cipelli (pianoforte), Tino Tracanna (sax soprano), Attilio Zanchi (contrabbasso), Ettore Fioravanti (batteria) e Natalio Mangalavite (pianoforte) intessono sublimi trame sonore su cui si staglia con passo regale la voce di Ornella, la cui forza interpretativa attribuisce nuovi connotati formali e sostanziali a 14 classici oculatamente scelti per il progetto nel vasto song-book d’autore italiano e mondiale. «Argilla», pur nella sua varietà tematica, assume il carattere di un concept spalmato sul disco come un viaggio a tappe, nonché le sembianze di un imponente albero musicale dai tanti rami, ma sviluppato su un unico terreno di coltura.

Registrato al Logic Studio e pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1997, l’album, che non ha perso un minimo di attualità, si dipana tra ballate, latin-pop, atmosfere jazzly e carioca, con reinterpretazioni di standard quali «Every Time We Say Goodbye» di Cole Porter e «I Get Along Without You Very Well» di Hoagy Carmichael, canzoni di Carlinhos Brown come la title-track «Argilla (Argila)», una poesia in musica, e l’iniziale «Viaggerai (Mares De Tì)», che fornisce subito le coordinate da seguire e l’orientamento della bussola sonora, «Buontempo» di Ivano Fossati, tra i momenti più vivaci e immediati dell’album, con un arrangiamento del tutto nuovo rispetto all’originale, «Sant’Allegria (Bem Leve)» di Marisa Monte», seguita a ruota dell’immortale melodia napoletana di «»Nu’ Quarto ‘E Luna»; «Lunamante (Bang Zoom)», una cadenzata ballata soul di Bobby McFerrin riadattata in italiano, la struggente «Sorry Seems to be the Hardest Word» di Elton John, «Bugiardo e Incosciente», un classico di Mina composto da Paolo Limiti, e due brani realizzati dalla Vanoni insieme a Roberto Carlos, «Se Fosse Vero (Voce Nao Sabe) e «Naufragio (Seu Corpo)».

Un disco che si nutre delle vibrazioni di un universo esterno quasi surreale nel suo tocco poetico e dei battiti della natura dalle tante sfaccettature, ma esalta il desiderio del viaggio introspettivo per poi donarsi al mondo esterno con il canto e la musica attraverso un crogiolo di emozioni. Le parole della poetessa Alda Merini, riportate all’interno del folder, sono alquanto eloquenti: «A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell’intimità dei misteri del mondo».

Fuori catalogo da anni «Argilla» viene presentato in una veste grafica completamente rinnovata e con una scelta più accurata delle fotografie originali di Fabrizio Ferri; per l’occasione è stato effettuato un ottimo lavoro di remastering da Stefano Amerio allo studio ArteSuono di Cavalicco (UD) che gli conferisce una dimensione di contemporaneità ancora più marcata. Disponibile anche in digitale per il download e su CD.

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